Dalla "stanza delle colonne" si accede al criptoportico coperto da
una volta a botte a sesto ribassato, sulla quale sono collocate quattro
aperture a bocca di lupo ora murate.
Sulla volta sono visibili resti di pittura con motivi a meandro in colori vivaci, probabilmente di II stile pompeiano, successivamente ricoperti di intonaco bianco. L’intonaco
presenta numerose abrasioni ed incisioni; in alcuni punti si possono
riconoscere dei veri e propri graffiti tra cui si distingue la figura stilizzata di un cavaliere.
Anche qui il pavimento è composto da scaglie di pietra e cocciopesto. Al contrario della "stanza delle colonne", nel criptoportico le scaglie sono rade e composte quasi esclusivamente da palombino o lavagna che rendono l'impressione dell'ambiente nel suo insieme più semplice. Una
canaletta, per lo smaltimento dell’acqua piovana che entrava dalla
soprastanti bocche di lupo, corre sul pavimento lungo la parete.